Partenza fronte Cerea: vi consigliamo di rimanere a circa 10 metri dalla riva, che rimane un buon riferimento per mantenere una traiettoria dritta.
Si raggiunge il ponte Isabella. È permesso passare nelle prime due arcate lato collina, ma conviene passare nella seconda, che permette una migliore traiettoria.
Usciti dal ponte, puntiamo direttamente la riva alla nostra destra, 300 metri più avanti, dove mantenendo 7 metri dalla riva destra ci troveremo a passare nella prima arcata, l’unica concessa nella salita.
Nel tratto successivo di circa 700 metri, rimaniamo a circa 10 metri dalla riva, leggermente più irregolare rispetto alla prima parte, ma sempre utile come riferimento per non trovarsi in mezzo al fiume.
Nella curva, chiamata “curva della segheria”, conviene non allargarsi per non urtare le boe che delimitano il percorso. Nei successivi 400 metri che ci portano al curvone della Sisport Fiat, è consigliato rimanere a circa una imbarcazione dalla riva per avere spazio rispetto a rami e piccoli ostacoli, comunque meno insidiosi delle boe di centro fiume.
Avvicinandoci alla curva del Fiat, iniziamo a prepararla perché è una curva importante e rischia di spingerci contromano se non anticipata adeguatamente. Da qui tracciamo una bella linea dritta fino alla prima arcata della passerella, l’unica percorribile in salita.
Dalla passerella, nuovamente una linea dritta fino al Sangone senza avvicinarsi troppo alla riva, che fa una piccola insenatura. Massima attenzione al Sangone: è una curva poco spaziosa dove conviene tenersi a 3-4 metri dalla riva.
Dal Sangone fino all’isola, la salita risulta abbastanza semplice se ci teniamo a una imbarcazione dalla riva (7 metri). In prossimità del giro di boa ci spostiamo leggermente dalla riva verso la spiga che ci condurrà alla boa di metà gara.
Al ritorno conviene mantenere 10 metri tra la propria barca e la riva fino quasi al Sangone, dove nuovamente dovremo prestare attenzione a non tenere il centro del fiume, insidioso per possibili scontri.
Un bel rettilineo dal Sangone fino alla prima arcata della passerella (lato città) ci permette una migliore traiettoria rispetto all’arcata centrale, sebbene anche questa sia percorribile in discesa.
Nella curva del Fiat a scendere, cercheremo di passare molto vicini alle boe di centro fiume, per poi disegnare una linea stretta sulla curva della segheria, dove cerchiamo una traiettoria molto vicina alla riva destra.
Dalla curva della segheria alle Molinette, il nostro riferimento diventerà la spiga di boe che cercheremo di tenere a circa 3 metri dalla nostra pala sinistra. Il passaggio sotto il ponte delle Molinette va fatto sotto l’arcata centrale, anche se il percorso permette di utilizzare anche l’arcata di destra.
Dalle Molinette al ponte Isabella, manteniamo una linea il più dritta possibile verso l’arcata più a destra, migliore rispetto alla seconda, sempre utilizzabile.
Superato il ponte Isabella, entrate negli 800 metri di rettilineo finale: attenzione a usare la riva come riferimento, mantenendosi sempre a due barche massimo da essa (15 metri) per non percorrere più metri del necessario con curve strane.
Dopo di ciò, siete arrivati!