La Silver Skiff, gara unica nel suo genere in Italia, è nata nel 1992 quando il socio Cerea Vittorio Soave, libraio antiquario e appassionato praticante di canottaggio fin dagli anni ’50, lanciò la sfida ai singolisti della Cerea e delle altre società torinesi sul percorso Cerea-Isolotto di Moncalieri-Cerea, per un totale di 11 km.
La gara si svolse alle 13.00 di un giorno feriale e vide la partecipazione di una decina di persone, destinate a salire ad una quindicina nel successivo 1993.
Nel 1994 la gara entrò a far parte del calendario regionale della Federazione Italiana di Canottaggio, come gara riservata agli atleti master e nel 1996 venne aperta agli atleti senior A (dai 19 anni in poi) ed agli juniores (17-18 anni): i partecipanti salirono a 58.
Nel 1997 la gara entrò a far parte del calendario nazionale della Federazione Italiana di Canottaggio ed i partecipanti delle varie categorie salirono a 69.
Da allora la regata è cresciuta di anno in anno come numero di partecipanti, diventando una gara internazionale con atleti provenienti da ogni parte del modo.
Nel 2002 il Trofeo SilverSkiff è entrato a far parte del Calendario Internazionale della FISA (Fédération Internationale des Sports d’Aviron), ricevendo così l’ufficiale consacrazione di Regata Internazionale; si noti che in tale calendario figurano solo altre due gare italiane.
Negli anni la partecipazione è cresciuta in modo esponenziale, passando dai 13 iscritti della prima edizione agli oltre 500 delle ultime edizioni
Da allora è cresciuta anche la partecipazione dei grandi campioni nazionali ed internazionali: in questi anni hanno solcato le acque del Po i nostri Luini, Bertini, Sartori, Galtarossa, Bascelli, i tedeschi Willms e Volkert (2 ori ed un bronzo olimpico, 6 titoli mondiali), l’argento in skiff delle Olimpiadi di Atene, Tufte , la plurimedagliata mondiale ed olimpica Ekaterina Karsten,
Il 2006 è stato l’anno della consacrazione internazionale del Silver Skiff. In quell’anno partecipò per la prima volta il neozelandese Mahe Drysdale, fresco campione mondiale in singolo, che si confermerà anche negli anni successivi al vertice di questa specialità arrivando a vincere la medaglia d’oro alle olimpiadi di Londra nel 2012.
Curioso è l’episodio legato alla sua prima partecipazione: allora le iscrizioni avvenivano ancora a mezzo fax e circa un mese prima della regata arrivò in segreteria una comunicazione con la quale il campione neozelandese chiedeva di essere iscritto. In Cerea tutti pensarono si trattasse di uno scherzo, non credendo che un neo campione del mondo di specialità potesse di sua spontanea iniziativa chiedere di partecipare alla nostra regata. Invece, una volta contattato telefonicamente, Drysdale confermò la sua intenzione di partecipare avendo sentito raccontare sui campi di regata internazionali di questa bellissima regata.
Mahe è diventato, poi, un grande affezionato della regata, tornando altre 5 volte per altrettante vittorie, aggiudicandosi così anche il trofeo Silver Skiff, splendida riproduzione artigianale in legno e argento di un singolo. Suo è anche il record del percorso.(FOTO)
Nel 2007 il Cantiere Filippi Lido diviene sponsor tecnico della manifestazione e da allora porta a Torino una quarantina di imbarcazioni di primo livello, mettendole a disposizione per gli iscritti provenienti da paesi lontani.
che si è aggiudicato la regata per la terza volta consecutiva, ha ottenuto anche
Anche in ambito femminile si sono succedute alla vittoria molte campionesse olimpiche e mondaili. Oltre che dalla Karsten, che si è aggiudicata anche il Trofeo SilverSkiff dopo la terza vittoria, la gara femminile è stata vinta dalla ceca Knapkova, oro mondiale nel 2013, dalla neozelandese Emma Twigg, campionessa olimpica e mondiale in carica; negli ultimi due anni si è aggiudicata la regata l’atleta della nazionale tedesca Lena Muller.
In tanti si chiedono quale siano le ragioni del successo di questa regata, cresciuta negli anni e diventata, senza falsa modestia, la miglior regata di fondo per singoli in Europa e riteniamo anche al mondo.
È interessante notare che la fortuna di tale regata deriva dall’accoglienza e dall’organizzazione garantita da oltre 100 soci impegnati nei tanti servizi nei giorni di gara,
La forza della Silver Skiff è principalmente costituita dai tanti soci-volontari che contribuiscono alla riuscita di questa manifestazione: sono circa 120 i soci che ogni anno mettono si mettono a disposizione del comitato organizzatore per svolgere in modo attento e appassionato i compiti loro assegnati. Ormai siamo conosciuti per il calore e la disponibilità con cui accogliamo ogni anno i tanti canottieri che giungono in Cerea per la regata e siamo bravi ad offrire ad ognuno di loro svariati servizi:infatti, grazie alla consolidata collaborazione con la Città di Torino, mettiamo a disposizione dei nostri ospiti una cinquantina di biciclette per seguire sul percorso gli atleti, garantiamo i passaggi da e per l’aeroporto, forniamo biglietti per i più importanti musei della città.
Nei giorni di regata i nostri volontari sono presenti per dare informazioni a chiunque arrivi in Cerea, per dirigere il traffico dei numerosissimi carrelli porta barche che invadono il Viale Virgilio, guidano i pulmini per i trasporti di cortesia, si posizionano lungo il percorso per garantire la massima sicurezza degli atleti in gara, segnalando loro eventuali situazioni di pericolo, aiutano i canottieri a svolgere le operazioni di uscita e di rientro, arrivando anche a raccogliere i loro indumenti e le loro scarpe, trasportandole poi da un pontile all’altro.
Molto importante è anche la collaborazione delle altre società remiere torinesi, che aprono le porte delle loro sedi per ospitare i partecipanti e mettono a disposizione i loro motoscafi per garantire la sicurezza lungo il percorso.
Ma la fortuna di questa regata è data anche dall’uso innovativo delle nuove tecnologie voluto dalla società di canottaggio più antica d’Italia. Già nel 1998 furono infatti costruiti i siti web della Cerea (www.canottiericerea.it) e del Silverskiff (www.siverskiff.org), tramite il quale vengono gestite le tantissime iscrizioni che giungono ogni anno da ogni parte del mondo. Il sito è talmente di interesse che oggi vanta ben 100.000 visite all’anno.
Nel 2000 la palazzina fu dotata di connessione wireless; nel contempo furono selezionati gli indirizzi di posta elettronica di tutte le federazioni nazionali e di tutti i club di canottaggio del mondo, ed a tutti tali indirizzi furono inviati inviti a partecipare alla regata: la risposta fu positiva in modo imprevedibile, dalla Svizzera come dagli USA e dall’Australia, tanto che negli ultimi anni non sono mai meno di 25-30 gli atleti provenienti dagli Stati Uniti, dove sul lago Saratoga viene perfino organizzata una regata, con regolamento identico a quello del Silverskiff, che premia sei vincitori con viaggio e soggiorno a Torino.
Lo sforzo tecnologico teso ad ammodernare le attuali condizioni del canottaggio ha avuto grande spinta dall’accordo raggiunto con l’Università di Torino –Dipartimento di Informatica- che ha messo a punto un eccellente sistema di cronometraggio in grado di fornire in tempo reale la classifica provvisoria, di monitorare il battito cardiaco, il numero di colpi in acqua, la velocità e la spinta dei favoriti, illustrando questi dati sugli schermi posizionati in Cerea o in diretta dal sito della manifestazione.
Questa festa del canottaggio, però, non si conclude con le premiazioni della domenica pomeriggio ma prosegue anche la sera alla ormai tradizionale Cena di Gala.
Tutto iniziò alcuni anni fa quando un socio Cerea, dotato di casa grande e bella, invitò a cena americani e soci Cerea che avevano gareggiato; la cosa fu tanto apprezzata dagli ospiti che l’anno successivo un altro socio, con meravigliosa ed enorme casa, invitò americani, inglesi e qualche tedesco, tutti colpiti dalla bellezza dell’ambiente. Il terzo anno John Flory, americano ospite fisso al Silverskiff, avvisò tutti i suoi connazionale iscritti che la domenica sera si sarebbe tenuta una serata di gala in una delle bellissime case dei soci Cerea. Peccato che le case bellissime fossero finite e che fosse diventato molto impegnativo invitare a casa 60-70 persone…D’altronde tutti ormai si aspettavano la serata di gala!
Fu così che cercammo una sede idonea per accogliere i tanti stranieri ed i loro accompagnatori in un incontro che permettesse di stringere amicizie con appassionati stranieri e con grandi atleti: Michelle Guerette lì ha portato la sua medaglia olimpica per mostrarcela, Drysdale e Cohen, aiutati da eccessive libagioni, vi hanno improvvisato una danza Maori, tutti sono rimasti colpiti dalla bellezza della ultima sede, Vigna della Regina, altrimenti conosciuta come Villa Abegg, una splendida residenza reale settecentesca nascosta in un grande parco sulla collina, poco sopra il Po.
Così ogni anno questa bella tradizione di ripete, in un ideale “terzo tempo” ed è anche l’occasione per mostrare ai tanti stranieri luoghi e ambienti della nostra bella città ma spesso sono nascosti al semplice turista.